NICO & DANDA
BATTIBECCO
BATTIBECCO
Si narra che Auguste Escoffier, padre della ristorazione internazionale del XX secolo, abbia avuto almeno duemila allievi. E Gualtiero Marchesi, padre della ristorazione italiana, quanti ne avrà avuti fra discepoli, allievi e stagisti?
Anche Filippo Gozzoli, chef executive di “The Park” a Milano, il ristorante dell’Hotel Park Hyatt, è stato allievo di Marchesi, all’”Albereta” e poi all’Alma, l’università della cucina. Di qui si è proiettato verso i ristoranti franco-inglesi pluristellati, per esempio il “Gavroche” di Londra. Poi è rientrato in patria.
“The Park” è un bel ristorante d’albergo dai colori chiari, riposanti, tutti giuocati su un beige morbido. Servizio cortese e puntuale. Nico e Danda sono qui per stabilire ancora una volta il rapporto fra prezzi e qualità, come hanno fatto a Parigi (“Carré des Feuillants”), a Sestri Ponente (“Baldin”), a Losanna (“Anne-Sophie Pic”); per giudicare come i grandi ristoranti europei combattono la crisi, facendo mangiare bene a prezzi accettabili.
La cucina di Filippo Gozzoli propone a mezzogiorno un menù-dejeuner a 50 euro, compreso dolce, acqua e caffè, con possibilità di vini al bicchiere e bottiglie con miti ricarichi. I piatti, scelti dalla carta, possono essere un antipasto e un primo, oppure un primo e un secondo, oltre al dessert.
Danda: Così gli allievi di Gualtiero hanno occupato l’intero centro di Milano, intorno al faro della Scala: ci sono Carlo Cracco, Berton di “Marino alla Scala”, Daniel Canzian, il promettente chef del “Marchesino” e ora Gozzoli. La cucina di Marchesi ha schierato le sue truppe in vista dell’Expo 2015.
Nico: Gualtiero non c’entra niente o meglio non si può pensare a un grande evento milanese senza di lui.
Un cameriere porta il pane e chiede se è gradito un po’ d’olio (come in Francia portano il burro), poi lo versa nel piattino del pane. E’ un olio buono di Imperia, prepara lo stomaco. Danda sfoglia il menù: Prenderei cavatelli freschi con sarde e zafferano, poi filetto di orata con cannellini mantecati alle erbe.
Nico: Guarda che ci sono i cannellini anche coi cavatelli.
Danda: Non importa, fuori ho preso freddo, i fagioli danno sostanza, mio padre lo diceva sempre.
Nico: Tuo padre lo ricordo bene: il medico gli aveva ordinato pesce in bianco e lui mangiava lo stoccafisso.
Danda (piccata): E allora?
Nico: Niente, niente. Io scelgo il misto (panaché) di pesce arrosto con salsa di olive e fonduta di broccoli. Poi il filetto di manzo con patate alla lionese.
Danda: Capirai, vuol star leggero lui. Le patate alla lionese hanno la cipolla sopra. E la fonduta di broccoli…
Nico: E beviamo una bottiglia di Sauvignon friulano di Collavini (30 euro).
Danda: Quello era scritto.
Nico: Lo faccio per te che mangi tutto pesce.
Danda: Grrrr
Arrivano i piatti con i cibi ben disposti: una mano leggera e sapiente ha escluso i grassi in eccesso.
Anche i dolci sono buoni e lievi: Tortina ai lamponi per Danda e Semifreddo al cioccolato per Nico. Il caffè viene servito con dolcetti e il conto è di 130 euro col vino.
Nico (entusiasta): Tutto a posto, no?
Danda: Il piattino del pane; se ci versi l’olio all’inizio, poi devi sostituirlo altrimenti quando prendi il pane ti ungi le mani.
THE PARK
Via Tommaso Grossi 1
Milano
Tel: 02 88211234
Guida Michelin: Tre forchette
Guida Espresso: 14,5
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