Tavola reale, la testata del nostro blog, non indica soltanto la tavola dei re e delle regine che si presuppone ricca e splendente, come ognuno di noi sogna la propria, ma “tavola reale” ai giorni nostri riafferma la supremazia di una tavola, fatta come si deve, rispetto alla “tavola virtuale” dei programmi televisivi e a quella dei giornali e di alcune guide, una tavola fatta di parole e di chiacchiere.

Tavola reale significa la pratica e la conoscenza della vera cucina, quella che parla al palato più che alla fantasia, insomma la tavola vera e quella degna di un re. “A ognuno secondo i suoi gusti”, recita il nostro motto, purché i gusti vengano sempre esauditi quando si avvicina la posata alla bocca.

sabato 1 agosto 2009

Taverna del Patriarca, Querce al Pino, Chiusi


NICO & DANDA
 

BATTIBECCO


“Passare le acque” alle terme di Chianciano può suscitare qualche malinconia: vi si incontrano solo persone che s’informano della vostra salute e vi propongono uno sguardo d’insieme sulla loro. Meglio prendere l’automobile e seguire una delle molte strade bellissime che portano su e giù per un panorama di colline e uliveti, verso Montepulciano o Pienza o verso Chiusi, più vicina. Inoltre la cura termale mette fame e ci sono stazioni d’approdo, chiamiamole così, dove si mangiano piatti ruspanti e si bevono buoni vini della tradizione toscana. Nico e Danda hanno preso la strada di Chiusi diretti a “La solita zuppa”, una trattoria che conoscono bene, proprio all’ingresso della Chiusi antica. Vi si mangiano ottime zuppe, appunto, di ceci e porcini, di pane, cavolo nero e fagioli, ma anche i pici con l’anatra, che ama Danda, e, come sogna Nico, trippa e lampredotto al verde. Purtroppo è martedì, giorno di chiusura. E’ tardi, non rimane che ripiegare sulla “Taverna del Patriarca”, fuori dal paese e vicino all’autostrada. 


All’Hotel del Patriarca, per la verità, ci sarebbe anche un ottimo ristorante gastronomico, “I salotti”, ma è aperto solo la sera. Così non resta che la “Taverna”.

Un bel fuoco per la griglia, come in molte trattorie del centro-Italia, lontane dal mare. Dunque verdure grigliate, a 5 euro, e un ventaglio di carni da mettere al fuoco: maiale, vitello, galletto, salsicce, costole e tagliata (per due persone) a 25 euro. Ma una carta molto ricca a cominciare dai primi, a 7 o 8 euro. 

 

Grande attenzione ai prodotti locali. Pasta della Val d’Orcia: paccheri, gigli e pici. Ragù di Chianina, verdure della campagna: zucchine, melanzane, pomodori. Il tutto cucinato in modo semplice secondo tradizione.

Danda: Scelgo le mezzelune di pasta con ripieno di ortiche e ricotta.

Nico: Ed io la lasagnetta aperta con ragù di anatra e crema di parmigiano. Prima però vorrei l’“Antipasto del ghiottone”, affettati, crostini e pecorino di Pienza.

Danda: Magari ce lo dividiamo.


Nico: Se insisti…
Nasce una piccola discussione conclusa pacificamente su un piatto molto abbondante.

Nico: Possibile che ti venga voglia solo di quello che ordino io?

Danda (imbronciata): Ma non è questa la filosofia del partager?

Nico: Va bene, facciamo che sia un segno di affetto…
Si passa ai secondi: Nico ordina una bistecca di vitello della val di Chiana (3 euro all’etto), mentre Danda preferisce la tagliata al lardo di Colonnata (11 euro).


Nico (sornione): Sai che di sopra, ai Salotti, servono le triglie con le alghe wakame in salsa d’acqua marina.

Danda (guarda la sua meravigliosa tagliata con sconforto): E allora?

Nico: Niente, pensavo che è inutile andare alle terme e poi mangiare carne al lardo.


Danda: Ma tu hai visto il motto del locale? Sta scritto sul menù e dice: “A tavola un s’invecchia”.

TAVERNA DEL PATRIARCA
Villa il Patriarca
Località Querce al Pino
Strada statale 146
Chiusi
Tel 0578 274407

Michelin: segnalato
Espresso: segnalato    
Gambero Rosso: segnalato

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